venerdì 16 settembre 2011

Principe di Galles (Prince of Wales)

Prince libro

“… A Londra la Luftwaffe ha fatto meno danni dell’architettura moderna! …” così tuonò la campagna anti-Modernismo, nel lontano 1984, da parte di S.A.R. il Principe di Galles, Charles.
Un’altra affermazione (che balzò subito alle cronache dell’epoca riferita al progetto di estensione della National Gallery in Trafalgar Square) fu: “… somiglia a un mostruoso foruncolo sul volto di una persona amata …”, e così via…
Conosciuto, all’inizio, più per il gossip dei suoi “love affairs” che per le sue doti di futuro re, l’avversione del principe nei confronti dell’architettura moderna, negli ultimi vent’anni, ha raggiunto toni e livelli sempre più elevati tale da diventarne la sua principale occupazione.
Fondatore di una Scuola di architettura a Viterbo, ha scritto anche un libro Uno sguardo sulla Gran Bretagna – la mia concezione dell’architettura” (edito in Italia da Frassinelli, 1989), una rivista mensile “Perspective in architecture”, ed ha fondato una nuova città secondo criteri architettonici eco-tradizionali (Poundbury, nella contea di Dorset).
I dieci principi su cui si basano le sue teorie sono:
1) PAESAGGIO: rispetto dell’ambiente circostante e contenimento degli impatti visivi delle nuove costruzioni, 2) GERARCHIA: carattere degli edifici riferita alla volumetria ed agli elementi costituitivi, 3) SCALA: misura nelle grandezze, scale e proporzioni secondo gli usi locali, 4) ARMONIA: coerenza con gli edifici circostanti, 5) SPAZIO CIRCOSCRITTO: coesione e continuità dello spazio esterno, 6) MATERIALI: uso di materiali no-global e tecniche locali, 7) DECORAZIONE: reintroduzione delle regole di ornato e della decorazione applicata, 8) ARTE: ritorno al connubio tra architettura ed arte, 9) CARTELLI & LUCI: controllo della pubblicità ed appropriatezza dell’illuminazione, 10) SPIRITO COMUNITARIO: pianificare e progettare con la partecipazione popolare.
Il piano urbanistico di Poundbury è stato sviluppato da Leon Krier a cavallo degli anni ’80-‘90, si prevede un villaggio tradizionale a densità urbana medio-alta, con un mix funzionale senza ricorrere ad alcuna forma di zonizzazione. Secondo i principi del “New Urbanism” colà si incentiva la mobilità dolce ed il trasporto pubblico (città a misura d’uomo), ma uno studio recente ha dimostrato il contrario, ovvero che i cittadini di P. ricorrono all’auto con un uso superiore alla media inglese…
La forma urbana ha un limite molto preciso, con una struttura urbana tradizionale e una concezione marcatamente ecologica, Poundbury è una “eco-città compatta” con edifici non più alti di 5 piani. Materiali e colori tradizionali e locali, forme e stili secondo l’uso del luogo, adattamento al clima e al paesaggio sono concetti incontestabili di ogni buona architettura; se da un lato sono convincenti le scelte urbanistiche del Principe (la forma, il dimensionamento, la mobilità), dall’altro resta molto discutibile il ricorso allo stile classico inglese “georgiano” degli edifici, l’uso di stilemi e linguaggi compositivi che non appartengono più al gusto ed alla cultura contemporanea e che rinnegano l’orientamento attuale compositivo e funzionale.
Il mondo culturale ed accademico etichetta questo esempio urbano come l’ennesimo capriccio di un principe profano ed annoiato, attorniato da una piccola corte di architetti-cicisbei, ma una attenta analisi di Poundbury fa emergere le potenzialità positive ed innovative di questo modello di città che si pone in contrasto con le principali sperimentazioni urbanistiche contemporanee.
(pubblicato da Carlo Gervasini, Citysmile blog, 16 Settembre 2011).

“.. the Luftwaffe did less damage of modern architecture! ..." Boomed so anti-Modernist campaign, in 1984, by HRH Prince of Wales, Charles.
Another statement (which immediately jumped to the chronicles of the project-related extension of the National Gallery in Trafalgar Square) was: "... looks like a monstrous carbuncle on the face of a loved one ..." and so on ...
Known initially for the gossip of her "love affairs" than for his qualities as a future king, Prince’s aversion towards modern architecture in recent decades, has reached higher and higher tones and became his main occupation.
Founder of a school of architecture in Viterbo, has also written a book "A Vision of Great Britain - my conception of architecture" (published in Italy by Frassinelli, 1989), a monthly magazine "Perspective in architecture", and founded a new city according to traditional eco-architectural criteria (Poundbury, in the county of Dorset).
The ten principles upon which his theories are:
1) LANDSCAPE: containment of the surrounding environment and visual impacts of new construction, 2) HIERARCHY: character of the buildings related to the volume and the constituent elements, 3) SCALE: measure the sizes, proportions and scales according to local custom, 4 ) HARMONY: consistency with the surrounding buildings, 5) OUTER SPACES: cohesion and continuity of outer space, 6) MATERIALS: use of local materials and techniques, 7) DECORATION: decorated reintroduction of the rules and applied decoration, 8 ) ART: return to the marriage between architecture and art, 9) SIGNS & LIGHTING: lighting control and appropriateness of advertising, 10) COMMUNITY SPIRIT: plan and design with popular participation.
The urban plan of Poundbury was developed by Leon Krier at the turn of the '80s and '90s, in traditional way and with medium-high urban density, with a mix of functions without zooning. According to the principles of "New Urbanism" there is an incentive for soft mobility and public transport (city on a human scale), but a recent study has shown the opposite: the citizens of P. use the car a lot ...
The urban form has a very precise limits, with a traditional urban structure and a concept of ecological markedly, Poundbury is an "eco-compact city" with buildings no taller than 5 storeys. Materials and colors traditional and local forms and styles according to the custom of the place, adapting to the climate and landscape are undeniable element of any architectural concepts, while the choices of urban Prince (the shape, the size, mobility) are good, the other remains very questionable use of the classic English style "Georgian" buildings, the use of compositional styles and languages ​​that do not belong more to the taste and to contemporary culture and reject the current direction of composition and functionallity.
The world's cultural and academic label this as an another urban example of a bored and profane prince, surrounded by a small court-gallants of architects, but a careful analysis of Poundbury brings out the positive potential of this innovative model of city that’s in contrast with the main urban contemporary experiments.
(published by Carlo Gervasini, Citysmile blog, September 16th, 2011).

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Bombardamenti a Londra da parte della Luftwaffe
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Cortine edilizia a Poundbury in "stile old England"
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Il quartiere "Borneo" ad Amsterdam, linguaggi architettonici contemporanei

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